giovedì 10 novembre 2011
Trespass (Joel Schumacher, 2011)
Cast: Nicolas Cage, Nicole Kidman, Liana Liberato
Durata: 90’
Genere: Sequesthriller
Paese: Usa
Voto: 4
Nel 2011 c’è qualcosa di peggio di un film con Nicolas Cage?? Beh si; un film con Nicolas Cage diretto da Joel Schumacher, si proprio lui, lo stesso tizio che prima dell’avvento di Nolan ha reso Bruce Wayne più anonimo e indigesto dell’altro Schumacher, quello un tempo vestito di rosso che oggi guida da pensionato su circuiti dai nomi impronunciabili. Non perdonerò mai a me stesso (“ma ero un giovane ingenuo” è la scusa che adopero) d’aver visto Batman Forever e Batman e Robin, un dittico capace in soli 240 minuti di macchiare la carriera di gente tipo Jim Carrey, George Clooney, Tommy Lee Jones e Uma Thurman, risparmiando il solo Val Kilmer perché Val Kilmer una carriera non ce l’ha. E Nicole Kidman?? Si è vero c’era Nicole Kidman in Batman Forever e Nicole Kidman è anche qui, perché non riuscirete a capacitarvene ma quell’essere che la chirurgia ha ridotto ad un mush mallow parlante è la stessa attrice di Cuori ribelli e Giorni contati, tanto per restare negli anni ’90 a.B. (Avanti Botox). Dopo aver denigrato un paio di curricula a caso (?) dovrei ora raccontarvi per sommi capi la trama. Potrei evitare perché essa risulta essere una copia carbone di Secuestrados ma il dovere professionale e la malcelata voglia di sparlare mi spingono a farlo: una famigliola benestante composta da padre ricco ma losco figuro, mamma facente corna e figlia stereotipata ribelle di sta cippa è tenuta sotto sequestro da una banda di inetti criminali alla ricerca di contanti. Il padre dice di non averli, potrebbe essere vero ma potrebbe anche essere un escamotage per salvare il culo, dubbio amletico utile per sfaldare la psiche dei sequestratori che in preda al panico e agli ormoni (uno dei malviventi è innamorato della Kidman) cominciano a ostacolarsi vicendevolmente. A parte il pestaggio ai danni di Nicolas Cage, che per ovvi e condivisibili motivi è il fiore all’occhiello di Trespass, la sceneggiatura si presenta quale mix dei peggiori 10 thriller della storia del cinema guatemalteco, e in più manca il consueto sforzo per il colpo di coda finale. Complimenti a chi ha scritto il film e ossequi a chi ha realizzato il casting; gli attori di contorno, ovvero quelli che popolano la banda di inetti, hanno dei volti che faticheresti a ricordare anche se fossero dei tuoi familiari. Quasi quasi verrebbe da ricredersi sulle doti di Nicolas Cage che a confronto dei comprimari sembra intenso quanto Jack Nicholson in Shining, ma non fatevi ingannare, Nicolas Cage (all’anagrafe Coppola) è semplicemente Nicolas Cage, mentre il vero attore è il suo parrucchino. Voto 4.
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