lunedì 22 marzo 2010
Dark City (Alex Proyas, 1997)
Cast: Rufus Sewell, William Hurt, Kiefer Sutherland, Jennifer Connelly
Genere: “Futuristico”
Durata: 100’
Una metropoli oscura in stile Gotham City è sotto il dominio subliminale di una razza di alieni dalla testa ovoidale. Essi, detti Stranieri, allo scoccare della mezzanotte prima modellano tramite poteri soprannaturali la struttura di ogni singola abitazione poi ritoccano le memorie degli esseri umani alterandone i ricordi e di conseguenza l’identità, al fine di capire cosa ci celi alla base dei sentimenti. John Murdoch, accusato dell’omicidio di una prostituta, resiste al trattamento e in balia dei suoi confusi dejà-vu tenta di far luce sul “sistema”. Proyas (Il corvo), ispirandosi palesemente a un romanzo del sempiterno Philip K. Dick (Tempo fuori luogo), sciorina inquietanti dubbi sul concetto di identità visto come null’altro che la somma dei nostri ricordi; lo fa adottando una cifra stilistica intrigante ma forse eccesiva nelle fasi finale quando si lascia andare a un turbinio visivo alla Constantine. Il film sceneggiato da Dobbs, Goyer e lo stesso Proyas anticipa di un anno, nella costruzione di una città artificiale, il tema portante di The Truman Show; lì Jim Carrey cercava disperatamente di viaggiare oltre il suo minimondo, qui Murdoch si domanda cosa ci sia al di là di Shell Beach. Bellissima come sempre Jennifer Connelly e per una volta Kiefer Sutherland sufficiente. Rufus Sewell (The Illusionist) resta invece un attore fortemente sottovalutato nonostante uno sguardo magnetico che dà egregiamente vita agli enigmi di chi è alla vana ricerca di sé stesso. Da vedere. Voto – 7.
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