Cast: Kenneth Branagh, Robert De Niro, Ian Holm, Helena Bonam Carter, Aidan Quinn
Genere: Horror + o –
Durata: 123’
Che Kenneth Branagh abbia un ottimo feeling con Shakespeare non è una diceria e gli ottimi Hamlet e Enrico V confermano l’assioma. Ma il discorso è ben diverso quando il regista si cimenta con altri autori. Coprodotto non a caso da Francis Ford Coppola, il Frankenstein di Branagh è fedelissimo al testo di Mary Shelley ma nulla più. Operazione pomposa e “teatrale” alla stregua del Dracula coppoliano (notare come entrambi i film abbiano il nome dell’autore nel titolo – un tocco snob), vive dell’interpretazione incontenibile di un Robert De Niro surclassato da badilate di trucco e silicone. La regia è virtuosamente artificiale e Branagh, sin troppo impegnato a mostrare gli addominali in ogni scena, abbandona immediatamente una sceneggiatura già di per sé sgangherata e insensibile alla natura freak del più famoso dei morti viventi che, come se non bastasse, è noiosamente logorroico. Accorgimenti pacchiani e momenti grandguignol si susseguono all’impazzata; tanto casino e tanti sbadigli compressi in due ore da incubo, dove anche lo spettatore più paziente spera che quella creatura immonda crepi al più presto. Voto - 4
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