giovedì 15 dicembre 2011
The Human Centipede II: Full Sequence
Genere: Horror
Durata: 85’
Lo spunto è interessante: Martin, un essere squilibrato che a confronto il complessato Robertino di Ricomincio da tre è il massimo esponente della sanità mentale, è ossessionato dal film The Human Centipede che guarda e riguarda all’infinito. In vena di emulazione e (in quanto) custode di un garage sotterraneo, stordisce a suon di piede di porco innocenti vittime da segregare in un lurido e spartano capannone, dove portare a termine il sadico esperimento parzialmente fallito dal protagonista del primo capitolo (egli si era fermato ad un “dodicipede”). A seguito di un incipit metacinematografico davvero figo, il film - girato in un bianco e nero ma furbo – sprofonda nella sagra dell’insostenibile fine a sé stesso (non nell’accezione negativa del termine) dove a vincere quantitativamente non è il sangue ma la merda di cui i vagoni del centipede sono costretti a cibarsi pur di sopravvivere. Uno schifo da cesso di stazione suburbana. Eppure il vero senso di ribrezzo lo si prova alla visione dell’immondo protagonista, spesso con indosso uno striminzito slip nel tentativo di rendere (im)pudico un ammasso di carne geometricamente indefinibile. In sostanza è lui l’elemento nauseante dell’opera, ultima ruota del carro di una società che esclude a prescindere chi disturbato lo è veramente; nozione etica comunque troppo semplicistica per una trama esilissima e nettamente inferiore a quella sfornata dal suo predecessore. Raccapricciante sì, ma un bicchier d’acqua se paragonato a A serbian Film. Voto: 6.
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