domenica 9 maggio 2010

La città verrà distrutta all’alba (Breck Eisner, 2009)



Cast: Timothy Olyphant, Radha Mitchell, Joe Anderson
Genere: Horror
Durata: 101’
Prod: Usa
Tit. Originale: The Crazies

L’idea del contagio tira tanto nell’ultimo decennio (28 giorni dopo, 28 settimane dopo, Io sono leggenda ecc. ecc.); qui come in Cabin Fever è l’acqua vettrice incontenibile del male; pura, innocente eppure letale. Cosa accade se un aereo con a bordo strane sostanze batteriologiche precipita nel laghetto di un piccolo paesino rurale? La gente comincia a dare di matto: un anziano rubizzo irrompe in una partita di baseball imbracciando il fucile, un tranquillo signore brucia la propria casetta uccidendo moglie e figlio. Chi ci salverà da codesta convulsa epidemia? Nessuno perché il colpevole governo la sa lunga e dopo aver tentato inutilmente di arginare la catastrofe opta per una drastica soluzione; spazzare via tutto senza se e senza ma. E non bastano lo sceriffo diligente, la moglie urlatrice e il vice scriteriato a cambiare le sorti di un destino già scritto. La città verrà distrutta all’alba (parziale remake dell’omonimo di Romero) è stato grossolanamente etichettato come Zombi-movie denotando il solito qualunquismo di una porzione di addetti ai lavori che con l’horror ha poca dimestichezza e che identifica come morti viventi chicchessia con qualche rotella fuori posto. The crazies è l’apologia del tutti contro tutti, un buon action movie che costruisce il suo capitale su alcune riuscite scene ad alto tasso adrenalinico (nell’autolavaggio) ma che, nonostante il materiale a disposizione, evita di porre alla berlina la superficialità di chi nella scala del potere occupa il gradino più alto; e le riflessioni sul tema della pazzia – come malattia o come stato emotivo - sono sbiadite alla stregua del cioccolato scaduto. Comunque un film nient’affatto noioso ciononostante ricco di sempiterni cliché e stupide incongruenze (camion che si ribaltano lasciando illesi i protagonisti, gravi ferite che si rimarginano in pochi secondi). Divertente, avvincente ma che smette di esistere prima di una nuova alba. Voto – 6.5.

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