sabato 3 marzo 2012
Grazie Padre Pio (Amedeo Gianfratti, 2001)
Cast: Jo Donatello, Gigione, Cinzia Profita
Durata: 40’
Genere: Musical drama
Paese: Italia
Voto: 10
Napoli: il bello e dannato Jo Donatello deve pagare lo scotto del suo amore per una misteriosa femme fatale (la sobria Cinzia Profita) lavorando al soldo del mefistofelico boss Don Franco come pilota per corse clandestine. Il padre Gigione pur di strappare il figlio dalle maglie della malavita s’affiderà alla bontà di Padre Pio. Di fronte ad una gemma di tale lucentezza creativa avranno certamente da ricredersi gli svariati detrattori del genere, rei negli ultimi anni d’aver definito il musical all’italiana quale prodotto morto e sepolto. A scardinare ciò che sembrava un assioma a tenuta stagna giunge la premiata ditta Jo Donatello – Gigione in quello che risulta essere più di una semplice favola musicale. Grazie Padre Pio va proclamandosi come il non plus ultra del cinema tout-court. Qualsiasi sottogenere qui si dimostra parte integrante di un ginepraio visionario: commedia, dramma, action, horror, fantascienza (che una ragazza si innamori di Donatello dopo 3 minuti è fantascienza allo stato puro), noir ed epilogo in salsa fantasy. Ma non ci si ferma qui. Il regista imbottisce il film di messaggi al vetriolo verso un’Italia priva di uno Stato autoritario nell’ arginare il violento incedere della camorra, e si spinge oltre quando lancia frecciatine velate a situazioni di caratura internazionale: quel continuo elogio alla “gente che lotta per libertà” sa tanto di pepata allusione alla questione palestinese. Sullo sfondo una Napoli affascinante e nebulosa, chiaro alterego della protagonista Cinzia Profita (incantevole con quel filo di trucco), perfetta nel prestare corpo e talento ad una sirena di illusoria innocenza, cinica nel condurre il nostro Donatello in un viaggio agli inferi di sola andata. Ed è proprio l’eclettico Jo Donatello, simmetrica collusione tra la rinascimentale bellezza di Christopher Lambert e l’atteggiamento tormentato alla James Dean, a meritare il più nobile degli encomi. Attore sontuoso, cantante compassato, autore di musiche e testi, padrone dei tempi cinematografici, capace di sovrastare il ben più temprato Gigione (che da grande professionista si costruisce un ruolo da umile comprimario), insomma artista a tutto tondo. Ascoltarlo imbastire la summa degli inni all’amore è come avere un posto in prima fila nell’anticamera del Paradiso. “Quanto ti amo…ti amo…ti amo..quante emozioni…”. Chiudi gli occhi e sei ad un passo da Dio… Voto: 10.
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Non pensi di...esagerare un pò?! ...Che dici, gli diamo anche l'Oscar?
RispondiEliminaSei sempre UNICO nelle tue recensioni!
Dovremmo prendere esempio da loro!...Grandi!