sabato 20 febbraio 2010
Giallo (Dario Argento, 2008)
Cast: Adrien Brody, Emmanuelle Seigner, Elsa Pataky
Genere: Thriller/Horror
Durata: 89’
Un titolo, una sentenza. L’ultima fatica dell’Argento nazionale, prodotta circa due anni fa, è un vero e proprio “giallo”; basculante nell’affollato limbo dei prodotti da distribuire. Ignorato in Italia come negli States (dove il regista gode di profonda ammirazione) vanta la presenza di una ragguardevole coppia d’attori; il premio oscar Adrien Brody (Il pianista) e l’intrigante Emmanuelle Seigner (Frantic). Ciò non è comunque bastato. Uscirà in sala? Credo di no. Ma in compenso circola da un bel po’ in rete. Visto in lingua originale col sostegno vitale dei sottotitoli (non ci crederete ma nonostante sia ambientato a Torino tutti parlano in inglese) narra la storia di un Serial Killer itterico (dal colorito, appunto, giallo) che rapisce tramite taxi giovani e innocenti donne. Sulle sue orme Enzo, solitario ispettore tornato da New York, che vive negli anfratti di un commissariato tra foto di ragazze sfigurate e ricordi strazianti. A porlo sulla giusta strada sarà l’irreprensibile vigore di una donna, decisa a ritrovare sua sorella, scomparsa misteriosamente proprio a bordo di un taxi bianco. Dall’Argento post-Opera (1987) non ci si aspetta più nulla di trascendentale ma Giallo è sostanzialmente un film onesto, girato con l’ausilio di un’ottima fotografia e supportato dalla sobria prova del cast; con i piedi per terra rispetto a La terza madre e molto affine nei temi a Il Cartaio. Non sa di scandalo nazionale la mancata distribuzione ma non avrebbe mal figurato al fianco di film ben più deprecabili. Voto – 5.5.
Guida ai luoghi comuni di Giallo
Flashback: perché tutti i detective sono perennemente tormentati dalle immagini di un vecchio omicidio? L’ispettore interpretato da Adrien Brody almeno non è attaccato a una bottiglia di gin.
“Luoghi” comuni: si comincia subito con un bel teatro d’opera, location tipica dei film d’Argento. Perché noi italiani ammazziamo con stile.
Antiche Passioni: ancora una volta Argento mostra il suo antico amore per i vetri frantumati. Efficacemente letali.
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