lunedì 13 febbraio 2012
Attenti a quei due
Intervista a Ciro Longobardi e Giovanni Masturzo, sceneggiatori di Rewind
1. Per lei è la prima esperienza nel settore. Qual è stato il suo approccio con la sceneggiatura di "Rewind"?
CL: in effetti, la difficoltà maggiore è stata rapportare un'idea ampia, quasi infinita, ad uno spazio ristretto. Fortunatamente l'apporto dato da tutti i collaboratori ha fatto sì che si potesse ricreare quell'atmosfera originariamente immaginata.
GM: in realtà sono alla mia seconda esperienza; 2 anni fa ho scritto la sceneggiatura di Avatar insieme ad un bambino di 6 anni e ad un ornitorinco italo-australiano.
2. E' stato facile elaborare uno script basandosi su un'idea tratta dall'idiozia di Umberto de Giuseppe?
CL: ma veda, il tutto si risolve nel prendere l'idea di Umberto e modificarne tutti gli aspetti per lui importanti. In pratica, se l'idea di Umberto è un cerchio, noi adottiamo il quadrato.
GM: Rewind si basa su un’idiozia di Umberto De Giuseppe??? Ma state scherzando? Io credevo fosse tratto da un romanzo di Philip K. Dick; questo è quanto mi è stato detto dalla produzione.
3. La scelta di ridurre i dialoghi all'osso è un omaggio al cinema muto?
CL: non direi (ride, ndr). Come già accennato, è stata una scelta ponderata, anche perché una persona sola in casa non sempre si prodiga in lunghi monologhi.
GM: concordo col mio collega, ma egli ben sa che tra le righe il nostro è un serafico tributo al cinema hardcore ed ai suoi script scarnificati. Inoltre una prima stesura prevedeva un cameo del mio caro amico Peter North che ha purtroppo dato forfait a causa di un impegno lavorativo a San Diego. Abbiamo quindi optato per Sebastiano Somma; mossa che si è rivelata alquanto acuta.
4. Scrivere in coppia ha agevolato la stesura del copione?
CL: direi di si. Anche se le battute in "Rewind" sono poche, sono fondamentali per creare quell'atmosfera incalzante che porta poi lo spettatore a scoprire la verità.
GM: Ciro è un sovrumano bacino di idee da cui attingere a piene mani. Ciò non toglieva fosse uno spasso contraddirlo senza remora alcuna: quando lui esponeva un concetto io ne proponevo un altro opposto nei contenuti, tale contrasto produceva una terza idea la quale si dimostrava repentinamente efficace. Sappiamo tutti che Ciro è un gran rompiscatole (Ciro si alza e gli spacca una sedia dietro la schiena, ndr).
5. Per la caratterizzazione del personaggio interpretato da Domenico Melisi da quale grande attore del passato avete tratto ispirazione?
CL: io reputo Domenico un attore nuovo, moderno, non legato a nessun grande attore del passato. Credo che la sua interpretazione sia frutto di una sua personale esperienza, vera, fatta di problemi quotidiani.
GM: beh non posso negare d’aver pensato al Bruce Willis di The Sixth Sense, ai suoi sguardi stranianti, a quella performance sotto le righe. Ma la camminatura da guascone e la voluta faccia da pirla sono palesi omaggi al mammasantissima del cinema contemporaneo Nicolas Cage.
6. Progetti futuri?
CL: mi piacerebbe continuare questa collaborazione con Giovanni, abbiamo già in cantiere qualche idea, abbiamo bisogno soltanto di svilupparla per bene. Non vorrei mai che per colpa della fretta di un secondo lavoro, lo stesso possa risentirne.
GM: 3 giorni orsono i vertici della Fox mi hanno contattato perché in cantiere c’è lo script di una nuova serie fantascientifica ambientata su Saturno, mi hanno offerto 20000 euro affinché io non partecipi al progetto. Per il resto continuerò a lavorare con il Longobardi, abbiamo svariate idee per il futuro, tutte appuntate sul nostro vetusto quadernone, quest’ultimo purtroppo volato via venerdì scorso a causa di un forte libeccio; il produttore De Giuseppe non ha stanziato la cifra necessaria per l’acquisto di un portatile, sostiene che il budget vada speso soltanto per il catering.
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Già...già...già.....Tutte belle parole.....Però la collaborazione del Sig.Produttore sembra alquanto importante, se non altro per gli..."Spunti"!
RispondiEliminaIl Sig. Produttore...scrive...scrive....sperando in un sostegno morale ed incoraggiamento per una valida Regia e Sceneggiatura...invece resta sempre deluso per lo scarso interessamento e le ammicchevoli battutacce pseudogoliardiche rivolte con ironia gratuita ai suoi sudati manoscritti!
Signor produttore vedo ke non ha ancora compreso qual'è il numero massimo di puntini sospensivi da usare in una proposizione...
RispondiEliminaEcco la...Dimostrazione dell'inconcretezza dei Vs archetipi prototipi antroposfirmici commenti!
RispondiEliminaSe si ritiene puntualizzare sulla sospensione empirica dei "puntini", si evince che ne sia "scappato" uno soltanto!
Piuttosto, volendo puntualizzare la gratuita saccenterìa che aleggia tra le nebbie dei Vostri anestetici parti, mi permetto di far sommessamente notare i fantasiosi slag grammaticali, tipo: "Ke"...semplicemente da rabbrividire!!! (notare i 3 punti esclamativi VOLUTAMENTE proposizionati come rafforzativi!!!).
f.to il Signor Produttore.(credo sia appena il caso, per una blanda forma di rispetto, usare la lettera maiuscola!).