sabato 25 febbraio 2012

Trolls 2 (Claudio Fragasso, 1990)



Cast: Michael Stephenson, George Hardy, Margo Prey, Connie McFarland
Durata: 83’
Genere: Fantasy/Horror
Paese: Ita/Usa
Voto: 5.5

Quando dopo 2 secondi ho visto ruggire il leone della MGM ho temuto di trovarmi dinanzi a un cinema di qualità (non che la Metro-Goldwin abbia sfornato queste pietre miliari) e d’aver ovviamente sbagliato film, poi in fretta e furia il nome di Drake Floyd (obviously Fragasso in incognito) è giunto a tranquillizzarmi come un’amorevole balia: “Non avere paura fanciullo sono il trash che stavi cercando”. Sottolineando che Troll 2 nasce per sfruttare il successo (?) riscosso dal Trolls di John Carl Buechler e che l’ambientazione negli States, con cast tecnico e artistico made in Usa, è frutto della necessità dell’italiana Filmirage d’apparire più figa, il prodotto di Fragasso è il più classico degli horror a stampo fantasy. Al piccolo Josh il nonno defunto accorre in sogno come un oracolo narrando storie di folletti alquanto malefici (e qui parte una ricostruzione favolistica chiaramente debitrice della Biancaneve porno apparsa in passato su emittenti televisive di terza fascia) al fine di impedire in qualche modo l’imminente partenza della famigliola per la bucolica cittadina di Nilbog, il cui spelling esacerbato in mille modi vorrebbe farci notare che riletto al contrario potrebbe celare qualche nefasto significato. Ma oramai la frittata è fatta; Nilbog, N-I-L-B-O-G, 26 abitanti, è la madrepatria dei folletti di cui sopra. Neanche i tentativi disperati di Josh (tra cui una pisciata sul pranzo) scongiureranno la tragedia. Da dove iniziare per giudicare un’opera del genere?? Mi soffermerei prima di tutto sui protagonisti: esclusi gli attori di contorno, tra cui spiccano i sosia di Roberto Mancini e Kakà, il film verte sulle gracili spalle dell’acuto Josh (figlio di un frontale tra lo storico testimonial della Kinder e un missile Patriot) e su quelle più attempate del nonno che, invocato ogni 5 minuti dal pargolo, va umiliandosi apparendo negli specchi di casa sfoderando soluzioni talmente assurde da spacciare quelle del Batman di Adam West come idee assolutamente fattibili. Non tralascerei l’interpretazione mefistociofechica di Connie McFarland, nel ruolo della nemesi di Josh, il cui trucco da baldracca zombi affogata nel cerone credo sia il peggiore di sempre. Le chicche sono però da ricercare nel settore del make-up; le pietanze verdognole hanno un loro perché mentre i mascheroni dei goblin, a cura di Maurizio Trani, sono così obbrobriosi e posticci da far passare i rettiloni giapponesi come manifesti del neorealismo. In fondo di horror c’è ben poco ma a Troll 2 va il merito d’aver accalappiato schiere di fan oltreoceano. Se non mi credete cercate il documentario The Best Worst Movie, girato nel 2009 proprio da Michael Stephenson, che esamina i fattori che hanno contribuito a trasformare l’abominio di Fragasso in una pellicola di (s)culto. Che il film abbia lasciato delle indelebili tracce sulla psiche del piccolo Josh è abbastanza chiaro. Voto: 5.5.

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